Il valore degli alimenti biologici
Molti studi hanno indagato il valore nutrizionale degli alimenti biologici rispetto ai corrispettivi convenzionali ed è possibile trarre alcune interessanti considerazioni.
Se un’analisi pubblicata nel 2011, relativa a circa 70 studi, aveva già messo in evidenza un contenuto più
elevato di micronutrienti (vitamine e sali minerali) negli alimenti vegetali e nei legumi biologici (+5.7%) rispetto ai non biologici, una recente metanalisi ha confrontato i risultati di più di 300 studi comparativi. I risultati indicano che le colture biologiche presentano concentrazioni di numerosi antiossidanti (acidi fenolici, flavoni, flavonoidi, antocianine…) più elevate dal 20% fino a circa il 70% rispetto ai prodotti non biologici.
Per quanto riguarda il frumento, uno dei cereali più coltivati al mondo, le farine biologiche, pur con un contenuto proteico mediamente inferiore, presenterebbero una digeribilità proteica maggiore e contenuti minori di contaminanti e sostanze tossiche, come le micotossine. Tali risultati, anche se non statisticamente significativi, sembrerebbero indicare la potenzialità di ottenere, attraverso la coltivazione biologica, farine dalla qualità proteica superiore e caratterizzate da un livello di sicurezza maggiore.
Se il contenuto in proteine del grano khorasan KAMUT® si è dimostrato superiore a quello dei frumenti moderni, diversi studi ne hanno anche sottolineato il maggior contenuto in minerali, tra cui potassio e magnesio, in grado anche di influenzare i livelli ematici di questi elementi.
Nel grano khorasan KAMUT® sono stati riscontrati inoltre elevati livelli di selenio, tanto che il pane preparato a partire da questa farina ne contiene una quantità circa 10 volte superiore rispetto a quello di un pane preparato con farina di frumento integrale. Negli stessi pani sono emerse differenze nei livelli di sostanze fenoliche bioattive e antiossidanti, con livelli più elevati per quelli preparati con grano khorasan KAMUT®.
Diversi sono gli studi che sottolineano gli aspetti salutistici di questo grano antico: ad esempio, le fibre alimentari contenute nel grano khorasan KAMUT® sono state in grado di promuovere la crescita di alcuni ceppi batterici probiotici. Tra tutti i grani testati, il grano khorasan KAMUT® è apparso il più promettente per la promozione della crescita sia dei lattobacilli che dei bifidobatteri a livello del tratto gastrointestinale.
Di grande rilevanza due studi che hanno valutato gli effetti della sostituzione di prodotti a base di grano tradizionale biologico semi-integrale (pane, pasta e crackers) con prodotti a base di grano khorasan biologico semi-integrale in pazienti sani e con sindrome coronarica acuta. Entrambi gli studi hanno previsto due fasi di intervento di 8 settimane ognuna, separate da un intervallo di altre 8 settimane.
Al termine della fase di dieta a base di grano khorasan, in entrambe le tipologie di soggetti è stata osservata una significativa riduzione dei livelli di glicemia e colesterolemia, totale ed LDL (Low Density Lipoprotein – Lipoproteine a Bassa Densità), quello che sostanzialmente favorisce il deposito dei lipidi nelle arterie, aumentando il rischio di patologie cardiovascolari.
Inoltre, i livelli di alcuni indici di stress ossidativo e marcatori infiammatori sono apparsi significativamente ridotti dopo l’assunzione regolare di grano khorasan.